Molti di voi conoscono bene ormai la nostra Empanada Salteña, carne tagliata a coltello, condita con patate, uova, peperoni, aji molido e un pizzico di cumino. Per chi ancora non lo sapesse è una delle nostre due empanadas più vendute. Lei è l’Empanada per eccellenza, ispirata alla provincia di Salta, è un’empanada da mangiare “con le gambe aperte” talmente succosa, è un’empanada che rappresenta l’Argentina nel mondo, che rappresenta una terra di persone genuine, una terra che ha tanto da offrire a chi è disposto a cercare ed è proprio tra i “Valles Calchaquies” che cercando, Pancho Lavaque ha trovato un tesoro.
Francisco “Pancho” Lavaque, quinta generazione di vignaioli (il nonno cominciò la produzione di vino nel lontano 1889), ha una storia che vuole raccontare al mondo attraverso i suoi vini, una storia che ha il nome di Vallisto e che si propone di trasmettere la bontà della sua terra, Salta, un calice alla volta.
La storia di Pancho è una storia dove modernità e tradizione si incrociano. Suo padre Rodolfo (proprietario delle cantine El Esteco - ex Michel Torino - e Finca Quara) è stato il primo di questa famiglia di viticoltori a puntare sul concetto della qualità nei vini “salteños”; Pancho, a differenza di tanti famosi enologi argentini formatisi in patria alla Don Bosco di Mendoza, si è laureato in Viticoltura ed Enologia alla prestigiosa Davies University apportando idee nuove che hanno aiutato a che Finca Quara venga associato in patria, attraverso il lama presente nelle sue bottiglie, come il vino di Cafayate di qualità. Nonostante il successo che trovava all’interno dell’azienda familiare mentre era di stanza a Buenos Aires, era forte in lui il richiamo delle valli in cui era cresciuto. Decide così di partire alla ricerca delle origini e di approcciare il vino non solo dalle diverse varietà e sapori ma attraverso il terroir stesso. Capiva che il vino salteño andava reintepretato, che bisognava ascoltare la terra e chi questa la lavorava e conosceva.
“Ciò che mi definisce come creatore di vini è il livello di connessione con la natura”, ha detto in un’intervista ad un quotidiano argentino nel 2019 in cui spiega l’importanza di imparare dai locali. “Non sono specialista in biodinamica, ma ho la sufficiente sensibilità per trattare rispettosamente la natura e sapere ciò che le fa bene e ciò che le fa male. Voglio imparare e migliorare, sulla potatura, sull’orientamento, su come innaffiare. Ad un locale i cui vigneti si stavano perdendo gli suggerì di fare scanalature per rinvigorire. Ma il locale mi disse che non avrebbe annaffiato con la luna vecchia. Ho imparato a rispettare i cicli della luna e questo si riflette nei vini che finiscono per avere un’identità perchè vengono da posti speciali”.
Da questo ritorno alle origini ed alla natura di Salta nasce Vallisto, un progetto che è stato avviato nel 2010 dall’associazione tra Pancho e l'enologo britannico Hugh Ryman. Vengono recuperati nella Quebrada de San Luis (sul versante ovest del Valle di Cafayate), cinque vigneti riservati ad altrettante selezioni di malbec a cui si somma un vigneto di torrontés, il che da vita a dei vini che sono un’interpretazione molto diversa del terroir e dello stile classico del NOA ( la regione del Nord Ovest Argentino che comprende le province di Catamarca, Jujuy, La Rioja, Salta, Santiago del Estero e Tucumán). Vallisto, oltre che ad un ambizioso sogno enologico in una delle aree più affascinanti e remote dell’Argentina, rappresenta il riuscito tentativo di salvare dall’abbandono alcuni tra i vigneti più antichi, autentici testimoni delle tradizioni locali. “Abbiamo cominciato a camminare diverse strade del nord fino a che abbiamo scoperto nella Quebrada de Hualfín (provincia di Catamarca) un vigneto della varietà ‘criolla chica’ impiantata nel lontano 1898.È stato un momento molto speciale: appena abbiamo cominciato a camminare la ‘finca’ sentivamo un’energia molto diversa, una vibrazione unica. Vallisto cominciava a prendere una forma diversa: quella di lavorare anche le uve storiche”, racconta sempre Pancho nell’intervista del 2019.
Quando abbiamo raccontato a Pancho Lavaque di Alpi Empanadas e della nostra proposta di associare vini particolari e di alta qualità alle nostre empanadas artigianali, si è mostrato subito molto entusiasta. Al vedere le varietà di Empanadas da noi proposte ha risposto con l’argentinissimo “que pinta todo!!” (un’espressione che in italiano si potrebbe tradurre come “che bellezza tutto!!”). Scegliere di avere tra le nostre proposte il Vallisto Malbec è stato quasi naturale. Ci siamo innamorati di come Pancho racconta Salta e i suoi vini, di come trasmette il suo amore per la bontà della sua terra e di questa scelta di tornare alle radici per raccontare una storia attraverso il vino. Contiamo presto di annoverare qui in Alpi Empanadas anche la varietà Criolla che racconta di un’Argentina che quasi non c’è più ma che Vallisto vuole far conoscere. Il più giovane enologo della famiglia Lavaque, quando gli abbiamo fatto vedere che erano finalmente arrivati da noi i Vallisto Malbec non ha nascosto l’emozione, “Que emoción ver a Vallisto en Turin”, ci ha detto. Ma la verità è che anche noi siamo emozionati di potervi far conoscere Salta non solo attraverso la nostra Empanada ma anche attraverso il loro vino.
Luis Gutierrez, creatore di elmundovino.com e uno dei responsabili di qualificare i vini per conto di Robert Parker, ha dato a Vallisto Malbec 2017 ben 91 punti. "Il Vallisto Malbec 2017 ha un'etichetta molto classica e direi un classico profilo di Salta, con freschezza che esprime le sue condizioni in modo equilibrato e sottile. Il vino è maturo e rotondo, con un palato lussureggiante. Proviene da un vigneto a 1.900 metri di altitudine su suoli granitici e riesce ad esprimere il luogo attraverso vinificazioni ed élevage meno invadenti. La ricerca di più freschezza ed estrazioni più delicate hanno fatto sì che la vendemmia sia avvenuta un po’ prima del solito. Al palato si sentono le note di pepe, terra, verde, prugna, moka e ribes. Al naso è speziato, con aromi di terra, ribes e ciliegia”.
Quando abbiamo chiesto a Pancho Lavaque con quale delle nostre empanadas abbinare questo vino, la sua risposta è stata scontata: Empanada Salteña. Diciamo che non poteva essere altrimenti e speriamo che tutti voi possiate, come abbiamo fatto noi, gustarvi questa storia d’amore made in Salta, Argentina.
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