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German Kurt Alemann

Mendoza, terra del buon gusto

Aggiornamento: 18 ago 2022


"Mendoza è Magnifica".


Così ha risposto una cliente nata a Mendoza ma cresciuta in Italia, quando le ho chiesto di definirmi in una parola la terra dove era nata e che aveva rivisto soltanto diversi decenni dopo. "Le sue montagne, i suoi vigneti, le piccole case con giardino, le grandi distese di terra, il cibo... Mendoza è magnifica".


La storia di Mendoza, se confrontata con quella Europea, è una storia molto giovane. É soltanto in un qualche momento tra l'inizio dell'era cristiana ed il 700 che alcune tribù della zona passeranno dal nomadismo al sedentarismo e non succederà prima dell'anno mille che si intraveda una bozza di organizzazione di tipo politica e sociale come la conosciamo noi. La popolazione indigena più conosciuta della regione erano i Huarpes ma la realtà è che a oggi si hanno davvero poche informazioni al loro riguardo. Più documentato è invece il passaggio degli Incas in questa regione e si potrebbe anche azzardare a dire che senza di loro, oggi probabilmente Mendoza no sarabbe quel che è. Sono stati proprio gli Incas, arrivati alla fine del 1400 fino alla parte centro nord della provincia, ad "insegnare" alle popolazioni locali il complesso sistema di irrigazione che è tutt'oggi ancora in uso in alcune parti della zona. Con la colonizzazione spagnola, la fondazione della Repubblica e lo sviluppo tecnologico si è pian piano trasformata questa regione desertica, grazie all'utilizzo del sistema idrico, in un posto ideale per la viticultura.


Oggi è una delle Grandi Capitali del Vino (Great Wine Capitals), una rete di 10 grandi città internazionali fondata nel 1999 con l'intenzione di "raggiungere l’eccellenza nei settori del turismo, del business e della formazione, grazie all’alleanza fra le sue rinomate regioni vinicole". Mendoza è inoltre la seconda destinazione più popolare in Argentina (fonte TripAdvisor), la seconda destinazione gastronomica del paese (Booking.com) e la miglior destinazione in assoluto (Lonely Planet) per bere vino al mondo. L'offerta di cantine rinomate a livello mondiale (Zuccardi Valle de Uco è da due anni riconosciuta come la migliore al mondo), la possibilità di fare turismo nella natura o di avventurarsi nel rafting nel bel mezzo delle Andes ma anche di godersi una giornata alle terme (Cacheuta) o di assaporare l'ottima gastronomia locale (dalle Empanadas all'asado), la posiziona come uno dei luoghi in cui recarsi almeno una volta nella vita.


Si trova in questa regione la montagna più alta delle Americhe e dell'emisfero sud, nonchè la più alta vetta al di fuori del sistema montagnoso dell'Himalaya. Si tratta dell'Aconcagua che alla vetta fa 6962 metri sul livello del mare. Insomma, Mendoza offre veramente di tutto.


Cantine, Asado ed Empanadas


Non è un caso che si trovino a Mendoza alcune delle migliori cantine al mondo, il terroir e le condizioni climatiche ne fanno il posto ideale per la viticoltura. Zuccardi, Catena, Norton, Alamos, Rutini e più recentemente Mascota, Aleanna, Matervini sono cantine che stanno offrendo una qualità altissima di vini e, alcune di loro, un'esperienza unica per chi, a Mendoza, volesse vivere la cantina in prima persona.


Il livello degli enologi argentini sta crescendo di anno in anno e molti di loro ormai sono richiesti per progetti anche in altri paesi tra cui anche Italia e Francia. Lo stesso è successo negli ultimi venti anni, e succede ancora oggi, nel senso contrario, enologi del calibro del francese Michel Rolland e del britannico Hugh Ryman hanno preso per mano progetti in Argentina aiutando allo sviluppo della qualità e della produzione vitivinicola.


La Scuola di Enologia Don Bosco sita in Maipu, Mendoza, è ormai riconosciuta a livello mondiale e da qui è uscita gente del calibro di Mariano di Paola (Rutini/La Rural), David Bonomi (enologo argentino dell'anno 2020, Norton/Per Se), Lucia Vaiaretti (Alamos Wine) e Marcelo Pelleriti (Monteviejo/Ojo de Agua), la rockstar del vino e uno dei soli tre enologi argentini a ricevere un punteggio perfetto da Robert Parker, per il suo Chateau La Violette 2010, un Merlot prodotto a Pomerol, Francia, solo per nominarne qualcuno.


Alcune cantine offrono la possibilità di passare una giornata intera tra cavalcate ai piedi delle Ande e paesaggi mozzafiato prima di concludere la giornata assaporando empanadas casarecce e abbondante carne alla brace, il famoso asado argentino. Senza dubbio l'esperienza gastronomica nella Casa del Visitante -Familia Zuccardi è tra le più apprezzate nella zona di Maipù assieme a quella di Casa El Enemigo, mentre nella zona di Luján de Cuyo è da non perdere un pranzo alla cantina Matervini.


Gustosissime sono anche le Empanadas che presentano alcuni ristoranti in quanto la tradizione Mendocina delle Empanadas ha lunga datazione ed esistono in diverse varianti. Una che ci sentiamo di raccomandare è l'Empanada tipica del Valle de Uco che alla cantina Monteviejo prepara Victoria, ideale da abbinare a diversi vini curati da Marcelo Pelleriti. Quelle di Casa Vigil, abbinate ad un calice di Gran Enemigo, sono anche loro tra le migliori della provincia a nostro parere.


Alcune agenzie offrono anche la possibilità di trascorrere una giornata come un vero "gaucho" argentino. Quest'esperienza rimarrà senza dubbio impressa nei vostri cuori in cuanto dopo una giornata passata a cavalcare e degustare vini, potrete godervi uno dei famosi "Asado a la Cruz" tanto tipici dei gauchos e perchè no, sentire un po' di musica folklorica al calore della brace.


Insomma, Mendoza ha tanto da offrire e se alla fine di una vacanza a suon di paesaggi incredibili, avventure nella natura, gastronomia eccelsa fatta anche di piatti semplici come empanadas e asado, vini da ricordare (e da portare a casa) vi chiederanno di descrivere questa provincia argentina, siamo sicuri che anche voi userete la parola "Magnifica".


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